Dott. Catulla Contadin - Psicologa infantile - Psicoterapeuta - Noventa Vicentina (Vicenza)
Aiutare i bambini a superare la paura
La paura è un'emozione comune
La paura è un’emozione presente nella vita di tutti, bambini e adulti.
Anche i piccoli che vivono in un ambiente familiare sereno, lontano da eventi traumatici e situazioni di tensione, possono manifestare qualche paura nel corso dello sviluppo.
Durante l’infanzia sono frequenti paure di tipo “irrazionale” (come mostri e fantasmi) mentre in età pre-adolescenziale compaiono timori più complessi e articolati, legati maggiormente alla sfera sociale e relazionale (ad esempio la paura di apparire inadeguati).
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Non tutti i bambini affrontano le proprie paure allo stesso modo: alcuni tentano di dissimularle come se se ne vergognassero, altri ne parlano apertamente e se ne lamentano con insistenza cercando di ottenere consolazione da parte degli adulti.
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Di norma, le paure tendono a svanire con il semplice trascorrere del tempo.
Crescendo, il bambino acquisisce competenze emotive e cognitive che gli consentono di affrontare in modo efficace le proprie ansie: si rende conto che i genitori possono allontanarsi di casa ma poi vi fanno ritorno, che i mostri non sono reali ma frutto della fantasia creativa di autori di storie e cartoni animati, e via dicendo.
Come aiutare i bambini a superare le paure?
Genitori, educatori e insegnanti possono aiutare i bambini a superare le proprie paure sostenendoli con parole e gesti di affetto. Ecco alcune utili strategie:
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fate attenzione ai messaggi verbali e non verbali dei piccoli, consentite loro di esprimere liberamente le proprie paure e il bisogno di conforto;
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insegnate che alcune paure sono utili e proteggono dai pericoli; è importante che il bambino capisca che alcune situazioni sono realmente pericolose per lui senza tuttavia esserne terrorizzato;
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fate attenzione ai momenti di crisi e alle fasi di passaggio: la separazione dei genitori, la nascita di un fratellino, l’ingresso alla scuola primaria, ecc. sono momenti di maggiore fragilità del bambino che possono far scaturire paure nuove o far tornare timori già superati;
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non sminuite le paure dei piccoli, parlate con loro usando un linguaggio adatto all’età, aiutateli ad avere più fiducia in se stessi;
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favorite l’espressione di sentimenti di disagio attraverso il gioco o il disegno, consentendo al bimbo di raccontare ciò che gli succede in modo meno diretto, senza sentirsi “ un fifone”;
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leggete insieme racconti che parlino delle paure e del modo di superarle.
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È importante conoscere la vita relazionale del bambino, osservare i rapporti che intrattiene con gli altri, la capacità di inserirsi nel gruppo di coetanei, facendo particolare attenzione a quei bimbi che tendono ad isolarsi.
Anche la mancanza di regole chiare o uno stile educativo incoerente possono generare nel bambino un senso di smarrimento.
Ricordate: i bambini hanno tempi di maturazione diversi.
Volere a tutti i costi un ragazzino maturo può far nascere un forte senso di inadeguatezza.
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Che fare se le paure persistono nel tempo?
Quando è opportuno richiedere un sostegno psicologico per affrontare le paure di bambini e ragazzi?
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Quando i timori durano per un arco di tempo superiore ad un mese e il bambino appare fortemente a disagio (è nervoso, ricerca eccessivamente il contatto o la presenza degli adulti, chiede continue rassicurazioni ma niente di ciò che il genitore dice o fa per sostenerlo sembra funzionare nel lungo termine)
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Quando le paure interferiscono in modo importante con la quotidianità del bambino/ragazzo, inducendolo a rinunciare a occasioni di divertimento o a esperienze che in precedenza lo gratificavano (es. rifiuto di andare al compleanno di un amico, forte opposizione alla frequenza scolastica con aumento dei giorni di assenza ingiustificata)
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