Come trovare
un bravo psicologo?

La scelta dello psicologo o dello psicoterapeuta è una questione delicata.  L’efficacia di una consulenza psicologica o di un percorso di psicoterapia è influenzata da più fattori:

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1. LA COMPETENZA PROFESSIONALE 

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E' il primo ingrediente necessario per un percorso terapeutico con esiti positivi. Non è possibile essere bravi in tutto. Ogni psicologo, nel corso degli anni di studio, sceglie di approfondire maggiormente alcuni settori, si specializza nel trattamento dei pazienti di una determinata fascia d’età o nella cura di particolari patologie.

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Questo significa che il miglior psicologo di Vicenza e provincia nel trattamento dei disturbi d’ansia nel bambino difficilmente sarà anche lo psicologo più bravo nella cura della depressione nell’anziano.

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Se soffrite di tachicardia consulterete un cardiologo, non un ortopedico! Questo principio vale anche per il disagio psichico. Quando cercate un professionista, fate attenzione ai titoli di studio che ha conseguito, alle esperienze professionali che ha maturato negli anni e accertatevi che abbia già avuto a che fare con problematiche simili a quelle che vi interessano.

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2. L'ASPETTO RELAZIONALE

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Lo psicologo psicoterapeuta è, prima di tutto, una persona. Ha un proprio modo di accogliere i pazienti nello studio, di presentare il modello teorico di riferimento, di condurre le sedute.   

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La prima volta che si entra nello studio di uno psicologo si portano con sé preoccupazioni e speranze. Si prova il bisogno di sentirsi accolti e ascoltati, si cercano indicazioni e rassicurazioni.

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La prima impressione dovrebbe definirsi con maggior chiarezza nel corso dei primi 2-3 colloqui di conoscenza, che servono al professionista per inquadrare il caso che ha davanti e al paziente per sperimentare la relazione con lo specialista e decidere se intraprendere un percorso di sostegno con lui oppure cercare un appoggio altrove. 

 

Anche in questo caso, non esiste il migliore psicologo in assoluto. Alcuni pazienti si sentono a proprio agio con un terapeuta più direttivo, che pone domande, interviene spesso durante le sedute e affida semplici “compiti per casa” da una settimana all’altra. Altri pazienti prediligono uno specialista che li lasci parlare di sé a ruota libera e che intervenga in modo più sporadico.